Primiero e lo spartiacque del '66
Evento Terminato
- Canal San Bovo - TN - 38050 - Italia
-
05 apr 201707/08 apr 201710 apr 201712 apr 201714/15 apr 201717 apr 201719 apr 201721/22 apr 201724 apr 201726 apr 201728 apr 201701 mag 2017 - A cura di Associazione "Ecomuseo del Vanoi"
La mostra è stata trasferita nel Vanoi, a Canal San Bovo, presso la Casa dell'Ecomuseo fino al 1° maggio 2017 con orario: lunedì - mercoledì e venerdì: 9 - 12 e fino al 22 aprile apertura anche il sabato dalle 16 alle 18
Non (solo) testi e immagini, ma soprattutto parole e volti. Ciò permette di conoscere le dinamiche climatiche, idrogeologiche, sociali ed emozionali legate a un evento che ha cambiato radicalmente il territorio di Primiero e la sua componente umana, la mentalità e l'approccio al territorio, all'economia, alla società.
Il percorso documenta gli eventi utilizzando la forma comunicativa del video, con montaggi di pochi minuti tratti dalle riprese realizzate da Angelo Longo e Andrea Colbacchini per il progetto "Primiero – novembre 1966 – l'alluvione 50 anni dopo".
I video danno voce alle persone in relazione a vari aspetti dell'evento alluvionale, come il rumore-odore, la paura, i danni, il salvataggio di persone, gli animali domestici, gli aiuti. La mostra racconta il territorio prima, durante e dopo l'alluvione
Si può conoscere la fase della ricostruzione e il cambiamento socio-economico intervenuto. Scorrono i temi del lavoro e dell'emigrazione, dell'ambiente, dell'allevamento e dell'agricoltura, delle acque, del turismo e dell'edilizia. L'esposizione è arricchita da una grande cartina, che localizza gli accadimenti principali di quei giorni. Nelle visite alla mostra saranno coinvolti gli istituti scolastici locali, perché le giovani generazioni conoscano quanto è accaduto, e si chiederà proprio ai ragazzi e ai bambini di immaginarsi il territorio, il paesaggio e l'uomo di Primiero tra 50 anni. La mostra è stata realizzata dalla Comunità di Primiero e dall'Ente Parco Paneveggio Pale di San Martino ed è stata curata da Cristina Zorzi e Angelo Longo.