Evento Terminato
Storia di un bambino e di un pinguino
Storia di un bambino e di un pinguino
Evento Terminato 19^ Rassegna "A teatro con mamma e papà"
- Teatro di Pieve - Transacqua
-
29 ott 2017 - A cura di Associazione Culturale La Bottega dell'Arte
a cura di Teatro Telaio (Brescia),
con Michele Beltrami e Paola Cannizzaro
regia di Angelo Facchetti
Un bambino, un giorno, trova un pinguino davanti alla porta di casa, che sembra davvero molto triste. Il bambino se lo prenderà tanto a cuore da riportarlo fino al polo sud, prima di accorgersi che l’unica cosa che il suo amico voleva era stare con lui. Che poi, in fondo, era la stessa cosa che voleva anche il bambino. Una storia tenera e buffa per parlare di mondi sconosciuti che si incontrano, della difficoltà di comunicare e comprendere chi è altro da noi, di un oceano da solcare per far crescere in noi affetto ed amicizia. E così diventare grandi.
“… Una composizione attentamente studiata … che diverte, commuove, sorprende sempre piacevolmente, tra gesti che restano incomprensibili ma sono così necessari e piccole gag surreali che preludono a infiniti fraintendimenti ma non si lasciano mai prevedere…gli attori danno vita ad un cosmo molto caotico. O meglio, ad un mondo che segue le sue regole: quelle del teatro, di cui questo spettacolo dovrebbe diventare norma ed esempio imprescindibile.” (G. Bellotto, critico teatrale).
“…Lo spettacolo si fa amare per la leggerezza e la poesia degli accenti che lo contraddistingue dove la barca su le note nostalgiche de “La mer” di Charles Trenet porta i due protagonisti verso un viaggio importante di vita” (M. Bianchi, critico teatrale)
con Michele Beltrami e Paola Cannizzaro
regia di Angelo Facchetti
Un bambino, un giorno, trova un pinguino davanti alla porta di casa, che sembra davvero molto triste. Il bambino se lo prenderà tanto a cuore da riportarlo fino al polo sud, prima di accorgersi che l’unica cosa che il suo amico voleva era stare con lui. Che poi, in fondo, era la stessa cosa che voleva anche il bambino. Una storia tenera e buffa per parlare di mondi sconosciuti che si incontrano, della difficoltà di comunicare e comprendere chi è altro da noi, di un oceano da solcare per far crescere in noi affetto ed amicizia. E così diventare grandi.
“… Una composizione attentamente studiata … che diverte, commuove, sorprende sempre piacevolmente, tra gesti che restano incomprensibili ma sono così necessari e piccole gag surreali che preludono a infiniti fraintendimenti ma non si lasciano mai prevedere…gli attori danno vita ad un cosmo molto caotico. O meglio, ad un mondo che segue le sue regole: quelle del teatro, di cui questo spettacolo dovrebbe diventare norma ed esempio imprescindibile.” (G. Bellotto, critico teatrale).
“…Lo spettacolo si fa amare per la leggerezza e la poesia degli accenti che lo contraddistingue dove la barca su le note nostalgiche de “La mer” di Charles Trenet porta i due protagonisti verso un viaggio importante di vita” (M. Bianchi, critico teatrale)