Evento Terminato
Rosso cappuccetto
Rosso cappuccetto
Evento Terminato Teatro delle Briciole (Parma)
- Teatro di Pieve - Transacqua
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05 gen 2018 - A cura di Associazione Culturale La Bottega dell'Arte
"…è più di uno spettacolo, è una ricerca sulla fiaba, sui meccanismi che la strutturano e sulla sua fruizione, affrontata a partire dalla concretezza degli oggetti che in essa compaiono. Lo spettacolo inizia con una vera e propria lezione sugli oggetti delle fiabe, trattati come preziosissimi reperti museali, ognuno con un proprio significato rituale…storia che viene rivisitata ma mai snaturata. Il cacciatore diventa un innamorato, Cappuccetto è una bambina che non teme nulla e anzi, salta fuori dalla pancia del lupo lamentandosi di quanto fosse buia…ma in realtà profondamente cambiata dall'esperienza.
E proprio in questo atteggiamento è racchiusa tutta la funzione della fiaba… un viaggio iniziatico che deve necessariamente passare attraverso le viscere, il buio, la paura. La stessa scelta di rendere la fiaba un abito da indossare, nel quale infilarcisi letteralmente per vivere la storia dall'interno, riporta a questo significato.
I bambini hanno riso di gusto, ma, per fortuna, la scena clou del divoramento resta sempre un momento di grande impatto che spesso porta al pianto, come è giusto che sia. Comicità, umorismo, terrore, riflessione… decisamente uno spettacolo riuscitissimo che rispetta finalmente il senso profondo della fiaba, troppo spesso sprecata rispetto alla propria funzione originaria, e le restituisce la poesia e la bellezza che merita.”
(Nella Califano, critico teatrale)
E proprio in questo atteggiamento è racchiusa tutta la funzione della fiaba… un viaggio iniziatico che deve necessariamente passare attraverso le viscere, il buio, la paura. La stessa scelta di rendere la fiaba un abito da indossare, nel quale infilarcisi letteralmente per vivere la storia dall'interno, riporta a questo significato.
I bambini hanno riso di gusto, ma, per fortuna, la scena clou del divoramento resta sempre un momento di grande impatto che spesso porta al pianto, come è giusto che sia. Comicità, umorismo, terrore, riflessione… decisamente uno spettacolo riuscitissimo che rispetta finalmente il senso profondo della fiaba, troppo spesso sprecata rispetto alla propria funzione originaria, e le restituisce la poesia e la bellezza che merita.”
(Nella Califano, critico teatrale)